Disturbo Ossessivo da Accumulo

Il disturbo da accumulo è tipicamente cronico, con poca o bassa crescita e diminuzione dei sintomi o remissione spontanea. I pazienti hanno un forte bisogno di salvare gli oggetti, e sperimentano un disagio significativo quando avviene la separazione dagli oggetti o contemplano la separazione da loro. I pazienti accumulano un gran numero di beni per il quale hanno spazio insufficiente; gli oggetti congestionano e ingombrano lo spazio vitale, tanto che vaste aree diventano inutilizzabili, tranne che per l'immagazzinamento degli oggetti accumulati. Per esempio, le pile di giornali accumulati possono occupare il lavandino e coprire il piano di lavoro e i fornelli della cucina, evitando che questi spazi vengano utilizzati per preparare i pasti. I sintomi da disturbo dell'accumulo alterano la funzionalità sociale, lavorativa o altri ambiti di funzionamento. Per esempio, i pazienti potrebbero non consentire ad altri individui, inclusi familiari, amici e persone che devono eseguire interventi di riparazione, di entrare in casa perché provano imbarazzo per la confusione. L'accumulo può portare a condizioni di vita non sicure (p. es., creando un pericolo di incendio o aumentando il rischio di cadute) e può portare a sfratti o problemi legali.

Il soggetto affetto da questa tipologia di disturbo si manifesta con l’impulso di accumulare e conservare oggetti, anche insignificanti e deperibili (es. giornali, pacchetti di sigarette vuoti, bottiglie vuote), perché “un giorno o l’altro potrebbe servire”. Le condotte di accumulo non sono generalmente accompagnate da ossessioni. Lo spazio occupato dalle “collezioni” può arrivare a occupare gran parte dello spazio in casa. Questi soggetti sono generalmente poco critici riguardo ai loro rituali.

Dott.ssa Valentina Baruffa

PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA A TORINO

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